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lunedì 16 marzo 2020

La grande contraddizione fra il restare a casa e i tamponi solo per pochi

Ci si dice di restare a casa perché potremmo diffondere inconsapevolmente il virus ( cioè diffusione anche da persone asintomatiche e paucistomatiche o addirittura sintomatiche che non hanno potuto ancora fare il tampone ) però allo stesso tempo viene negato l' accesso al tampone a tutte le persone che ne fanno richiesta, anche molto spesso coloro che hanno tutta una serie di sintomi che però  vengono giudicati troppo lievi per giustificare l' accesso al tampone,  ma allora questo è in contraddizione con la motivazione sanitaria di stare a casa per non diffondere il virus sars-cov-2 anche se si è del tutto privi di sintomi ( asintomatici ) o con pochi o lievi sintomi ( paucisintomatici).
Poi ci vengono a dire che tanta gente muore per la covid 19 ( la malattia innescata dal virus sars-cov-2), ci credo, se il test te lo fanno fare soltanto quando ti viene la febbre a 39 e hai la polmonite poi è  più  difficile curare la malattia covid 19 in stadio avanzato. Infatti già  dicono che il farmaco tocilizumab agisce meglio su persone non ancora intubate in rianimazione. Bisogna quindi fare i tamponi anche su persone con sintomi lievi, non solo su chi ha sintomi forti come febbre altissima a 39 e polmonite, altrimenti questo cozza con la raccomandazione di stare a casa per non diffondere il virus, sembra quasi che conta di più che non diffondi il virus piuttosto che di essere curato.

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