Diario

Diario

Visualizzazioni totali

venerdì 23 novembre 2012

Quello che forse molti non sanno sulla Germania nazista

Nella Germania nazista non vi fu solo l' eliminazione degli ebrei, degli omosessuali, dei rom, degli oppositori politici, dei testimoni di Geova e tanti altri, vi fu anche qualcosa di altrettanto atroce che forse molti non conoscono: la aktion t4, lo sterminio di quelle persone affette da handicap fisici o disagi mentali ( ma secondo me sono persone normali come tutte le altre e i veri malati sono altri ) perchè nella Germania nazista si voleva costruire un nuovo uomo che doveva essere ariano, agile, slanciato, vivace come un levriero, coriaceo come il cuoio, duro come l' acciaio Krupp. Nessun posto per i deboli, per coloro che non si adattavano o non si riuscivano ad adattare al modello nazista di persona: queste persone erano considerate inferiori e pericolose perchè i nazisti avevano paura che potessero contaminare la razza ariana pura, ecco allora che fu progettato e messo in pratica il progetto T4 che portò allo sterminio di un enorme numero di persone disabili o con disagio mentale.
Ma lo sterminio dei più deboli avveniva anche quotidianamente in tutti i campi di sterminio: non appena un internato si ammalava in modo grave o non aveva più forze per il durissimo lavoro da schiavo veniva immediatamente ucciso in modo atroce: mandato nelle camere a gas, frustato a morte, messo ancora vivo nel forno crematorio, ucciso con una iniezione al cuore oppure lasciato morire di fame dentro una baracca e altri metodi mostruosi. Del resto gli internati non erano considerati persone ma "Stuecke" ( pezzi) e marchiati e chiamati con un numero ( un numero che l' internato doveva imparare in fretta perchè guai a non ripondere subito appena si era chiamati, numero da imparare in tedesco, ovvio ).
Riporto il link di un documentario che ho visto su youtube che parla appunto dello sterminio degli "imperfetti", mi ha molto colpito questo documentario e spero che tutti lo vedano e lo facciano vedere.
Ecco il link del documentario andato in onda su Rai tre che parla dello "sterminio degli imperfetti":

3 commenti:

  1. Vero... ricordo ancora quando lessi il libro di Primo Levi, in cui raccontava come un giorno, nel suo campo di concentramento, chiamarono uno ad uno tutti gli internati al cospetto di un ufficiale, il quale dava loro un occhiata, segnava qualcosa in un registro e li mandava verso quella o quell'altra direzione, a seconda della loro integrità fisica. E chi era vecchio, malato, stremato, ferito sarebbe poi uscito da una cappa fumante.
    Tutto ciò accadeva circa settant'anni fa... ma ora mi chiedo: l'uomo ha forse imparato qualcosa da allora? La storia ci ha sempre dato importanti lezioni, ma siamo stati in grado di assimilarle?
    AP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si funzionava così nei campi di sterminio, vi era la selezione iniziale appena arrivati nei campi fra coloro che venivano considerati abili e coloro che venivano considerati inabili per lavorare ( lavori massacranti con un mangiare che dire che era misero è un eufemismo ) ma le selezioni erano ripetute e continue perchè a poco a poco molti internati si ammalavano o si debilitavano sia per il cibo minimo, sia per il lavoro massacrante, sia per le percosse e le bastonate che ricevevano continuamente, sia per le condizioni igieniche e così a poco a poco i più deboli erano sterminati.
      Nella società attuale il rispetto per i più deboli mi sembra che non ce l' hanno tante persone!

      Elimina
    2. aggiungo anche che agli internati venivano dati stracci leggerissimi per coprirsi e immaginiamo le temperature che c'erano in Polonia e in Germania e in Austria che andavano anche sottozero.

      Elimina