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giovedì 9 maggio 2013

Essere contro l' aborto è una cosa di sinistra

Erano i nazisti che sterminavano le persone più deboli, le persone con handicap o considerate malate di mente solo perchè diverse nei loro modi di essere. Odio la definizione "malato di mente" ( vedi anche il mio post sulla germania nazista e lo sterminio degli "imperfetti" ).
Con l' aborto si vogliono eliminare persone considerate "diverse" come le persone down o anche, ho letto, persone con delle "imperfezioni" ( per me non sono imperfezioni e comunque allora W le imperfezioni ) come ad esempio il labbro leporino. Ma dico stiamo scherzando??
Questa non è sinistra.
E poi Pannella e la Bonino non mi sembra proprio che siano di sinistra, anche a livello economico.
Quindi, tutto torna.

14 commenti:

  1. "E poi Pannella e la Bonino non mi sembra proprio che siano di sinistra, anche a livello economico"

    ciao, cosa intendi per non essere di sinistra per il livello economico ?

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    1. Finalmente una persona che si pone senza offendere e insultare, grazie della tua correttezza. Per sinistra a livello economico intendo una visione non liberista.

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    2. Ciao Erika, è la prima volta che scrivo sul tuo blog, sono d'accordo con molte delle cose che dici ma non su questa, specialmente per le motivazioni che adduci alle tue idee, motivazioni tipiche tra l'altro degli odiosissimi bigotti cattolici che giustamente detesti (anzi, detestiamo): paragonare le politiche dittatoriali della Germania nazista con la libertà di scelta dei sistemi liberaldemocratici e socialdemocratici è qualcosa di semplicemente improponibile, una fallacia logica grande quanto un pianeta.
      Mettere al Mondo un individuo è sempre un atto arbitrario, perchè non te l'ha chiesto lui di nascere e perciò non sai mai se un giorno verrà da te a dirti: "Perchè mi hai messo al mondo, condannandomi a questa condizione di infelicità perpetua connaturata alla natura stessa dell'essere umano? Perchè hai fatto un tale atto di egoismo e di stupidità?"
      Tu sei una persona sensibile e di animo nobile, e per questo ti preoccupi delle sofferenze di chi non è forte abbastanza da farsi sentire, e questa è una caratteristica bellissima, che purtroppo pochi hanno su questo schifo di pianeta. Ma a volte non ci rendiamo conto che i nostri buoni propositi in realtà vanno a danno degli altri e non a loro favore: evitare ad un disabile o ad un malato di venire al Mondo salvandolo così da tutta la tristezza e l'infelicità alla quale andrebbe incontro è, secondo me, un grandissimo atto di dignità e di "compassione" (termine che, nietzschanamente, odio, ma che mi serve a farmi capire dal tuo punto di vista). Non sto dicendo che si debba obbligare PER LEGGE le donne ad abortire embrioni e/o feti imperfetti o malati, sarebbe troppo, ma la libertà di scelta riguardo la prosecuzione di una gravidanza è (e deve essere) una libertà fondamentale della donna, specialmente quando c'è di mezzo un probabile "super-infelice" quale un malato grave. Personalmente, non ho difficoltà a definirmi di sinistra, anche se nelle mie riflessioni personali tendo a seguire schemi concettuali slegati dalla dicotomia destra/sinistra, il quale è un riferimento che pur essendo fondamentale rischia di essere, in certi casi, riduttivo e fuorviante. In ogni caso, se qualcuno mi chiedesse: "Secondo te, è "di sinistra" evitare delle sofferenze evitabili ad un essere umano?", la mia risposta sarebbe: assolutamente sì. E anzi, semmai è "di destra", nel senso più reazionario e violento del termine, obbligare qualcuno a soffrire solo perchè a noi piace così (del resto è su questo stesso identico presupposto di arrogante superiorità -"Si fa come dico io, e di te e dei tuoi diritti chissenefrega!"- che si basa il sistema di consumo della carne, o sbaglio?). E altrettanto "di destra", anzi una delle cose più fasciste, retrograde e patriarcali in assoluto, sarebbe negare alle donne l'autodeterminazione del diritto di disporre liberamente del proprio corpo: quello sì, che sarebbe degno della peggiore destra religiosa che per troppi secoli ha oscurato e calpestato la ragione umana, rendendo la società un posto orrendo, meschino e invivibile. Quindi, è proprio perchè sono di sinistra che sono favorevole alla libertà di scelta, e anzi proprio perchè sono di sinistra non potrei pensarla diversamente.

      Buona giornata.

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    3. X Mario

      Eppure erano proprio i nazisti che giustificavano "ufficialmente" lo sterminio delle persone con handicap o considerate con problemi mentali con la scusa di farlo per il loro bene, perchè la loro era una vita di inutile sofferenza. Ti invito a guardare il video che ho messo sotto al mio post sulla Germania nazista ( vedi sotto l' etichetta "storia" ), parla proprio dell' Aktion t4 nazista contro le persone con disabilità ( la cosiddetta "eutanasia di massa" che veniva fatta apparire come qualcosa di buono.

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    4. Mario 05 giugno 2013 09:39 ( modificato con dei puntini al posto di alcune parole, scusami ma mi sembravano un pò inopportune )5 giugno 2013 alle ore 16:04

      Ciao Erika, scusa se ti invio questa risposta con un po' di ritardo, mi ero dimenticato di tornare a seguire la discussione.
      Riguardo il paragone tra le politiche del Terzo Reich e la libertà di scelta (aborto ed eutanasia) al giorno d'oggi, vedo che continui a fare lo stesso errore degli estremisti cattolici: l'eutanasia applicata dai nazisti era qualcosa che ti veniva imposto dall'alto, senza che tu avessi minimamente la libertà di opporti o di protestare a ciò che il governo voleva farti, mentre oggi per eutanasia si intende la LIBERA e consapevole scelta di un individuo adulto e sano di mente che, non facendocela più a sopportare le sofferenze della propria condizione, chiede (e, nei Paesi più civilizzati, ottiene) di farla finita. In piena libertà, ricorda, non come nella Germania nazista dove l'eutanasia era imposta, im-po-sta, anche a chi non la voleva (cosa che oggi invece, ovviamente, sarebbe assolutamente impossibile anche nel caso in cui venisse fatta una legge che introduca la possibilità, per i malati terminali, di disporre dell'eutanasia).
      Riguardo l'IVG (il termine aborto è generico, perchè esistono anche i cosiddetti "aborti naturali"), tutto parte dal presupposto che un embrione (cioè il risultato della fecondazione tra spermatozoo ed ovocita), prima del terzo-quarto mese di gravidanza circa, non si è ancora sviluppato in maniera sostanziale (ad esempio, non ha ancora un sistema nervoso centrale autonomo) ed è impossibilitato a sopravvivere al di fuori dell'utero: non si può, quindi, ancora parlare di "persona", ma di un semplice embrione. Ed è questo ciò che gli antiabortisti non capiscono o non vogliono capire: un embrione semplicemente non è una persona, dato che non è un essere sufficientemente sviluppato; all'atto pratico, nonostante essi odino tale definizione, esso è poco più di un grumo di cellule che, in determinate condizioni, ha la possibilità di svilupparsi fino a dare vita ad un nuovo essere umano (come se non ce ne fossero già abbastanza su questo pianeta... ma questa è un'altra storia). Ma mettendo un attimo da parte la questione di principio che c'è di fondo (ovvero il rispetto della libertà di scelta di ogni individuo sul proprio corpo), a chi non piace l'idea che si effettui una interruzione volontaria di gravidanza, ricordo sempre che l'unico vero metodo per evitare le IVG, che al 90% scaturiscono da gravidanze indesiderate, è quello di insegnare in maniera seria educazione sessuale (che non significa, come credono i cattolici, "castità fino al matrimonio") e di diffondere, anche pubblicizzandoli (come avviene nei Paesi normali), i contraccettivi tra la popolazione: peccato, però, che ai bigotti ...... non piaccia neanche questo, e così dalla loro ....... posizione di contrarietà sia all'aborto che ai contraccettivi contribuiscono, nei posti in cui hanno il potere (non ultima, l'italia), a rendere la società un posto peggiore. E di questo ne sai qualcosa anche tu, visto che fai parte della comunità LGBT (che io appoggio e difendo sempre a spada tratta pur essendo un "banale" maschio etero), e proprio per questo non riesco a capire come mai su questo argomento tu abbia le stesse idee dei tuoi ....... e vada, di fatto, contro la libertà di persone che, proprio come te, sono vittime della violenza e dell'oscurantismo religioso.

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    5. Scusa se ho messo dei puntini al posto di alcune tue parole ma mi sembravano un pò forti , scusami.
      Le proprie convinzioni sull' aborto penso che non abbiano a che fare con la propria identità di genere o sessuale, io sono contro l' aborto ( e lo era anche Pasolini contro l' aborto, vedi altri post sotto etichetta "aborto" ), perchè il feto è un essere vivente animale e sono contro la sua uccisione, non mi interessa quanto sia sviluppato il suo sistema nervoso.
      L' aborto anzi secondo me è una grande comodità per la cultura eterosessista ed è uno strumento che rende ancora più facile il predominio eterosessista facilitando il coito lo fa diventare un atto quasi indotto e imposto ( vedi a proposito cosa disse Pasolini a riguardo, vedi post del 23 maggio ).
      L' eutanasia mi fa paura perchè sarà anche vero che non la si vuole imporre a livello legale però a livello sociale e culturale niente mi toglie dalla testa che ci sia un isolamento delle persone anziane e/o malate che quindi in balia della solitudine e dell' abbandono potrebbero sentirsi inutili mentre invece nessuno è inutile, anzi chi sta male può insegnare molto perchè la malattia può far capire tante cose e anche gli anziani dovrebbero essere considerati per la loro sapienza come si faceva nell' antichità e non trattati come esseri noiosi e inutili da questa società spesso edonista ed egoista!
      Tu poi ti definisci "maschio etero", ti accorgi che questi termini alla fine possono creare solo steccati??? Sei contro le discriminazioni ma poi l' etichetta secondo me è la prima discriminazione.

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    6. Mario 05 giugno 2013 17:01 (modificato con puntini al posto di alcune parole , scusami... )5 giugno 2013 alle ore 18:20

      Non capisco la storia dei puntini, avevo utilizzato parole non volgari, puramente descrittive, e a mio giudizio totalmente inoffensive, ma siccome qui è casa tua mi attengo alle regole.
      Nel caso in questione, non intendevo dire che le proprie posizioni sull'aborto derivino dalla propria identità di genere o sessuale, ma semplicemente che tra vittime di un determinato potere politico/religioso particolarmente violento e oscurantista (quale è stato ed...................) dovremmo sentirci tutti uniti contro il nemico comune: comunità LGBT, donne che chiedono di avere la libertà di disporre del proprio corpo, atei/agnostici che chiedono uno Stato laico e non confessionale, ecc. Quello che forse non capisci è che, nel momento in cui imponi ad una donna di portare a termine una gravidanza indesiderata (con tutto ciò che esso comporta in quanto a sofferenze, problemi di salute e strazi vari) ti poni tu stessa dalla parte del carnefice, esattamente come chi viene da te a dirti "ehi froc**tto, bella quella gonna, te l'ha prestata Vladimir Luxuria?" e ti impedisce di essere Erika, la persona che tu senti di essere e che è giusto gli altri riconoscano tranquillamente che tu sia. Impedire ad una donna di disporre liberamente del proprio corpo equivale ad impedire ad Erika di essere Erika. La discriminazione è così, calpesta la tua libertà in maniera violenta, cruda ed impersonale, senza badare alle tue libertà, ai tuoi desideri, ai tuoi sogni... possibile che sia proprio una persona sensibile come te a non capirlo?
      Ma il problema di fondo è che forse per te, a livello culturale, un'imposizione va combattuta con un'altra imposizione, una cultura fideistica va sostituita con un altro fideismo, con altri dogmi, ma pur sempre dogmi, e che quindi anch'essi, nella loro sorda pretesa di verità assoluta, si proiettano sugli altri come ombre oscure, con tutto il peso della propria carica liberticida di supposta "moralità". Perchè in pratica, quando mi dici di essere contraria all'eutanasia volontaria, mi stai dicendo che sei contraria a questa libertà (altrui) per il semplice fatto che a te non sta bene che gli altri facciano qualcosa che A TE disturba. E il paradosso è che questa tua motivazione è esattamente la stessa usata dai vescovi cattolici contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso: i matrimoni gay sarebbero sbagliati perchè A LORO (i vescovi) non piace che ci siano! In tutto questo non ci vedi un piccolo grande cortocircuito? Non sarebbe forse meglio basare il proprio costrutto politico ideologico/culturale su basi un po' più libere rispetto a quelle di coloro che tanto detestiamo?
      Comunque, su quell'articolo di Pasolini potremmo stare a discutere per ore, ma più che altro adesso mi preme specificare è che l'aborto NON è un metodo anticoncezionale, il solo pensare questo è una pazzia: siamo nel 2013, esistono mille e mille tipi diversi di metodi anticoncezionali, e l'aborto semplicemente non lo è, anzi questa cosa dell'aborto usato come mezzo anticoncezionale è una balla utilizzata da parte della frangia più ignorante dei cattobigotti papisti, e non riesco a capire come possa essere portata avanti anche su questo blog.
      Infine, un piccolo appunto personale: mi definisco maschio etero perchè SONO un maschio etero :) Lo steccato non c'è, o meglio, c'è soltanto per chi lo vede (o lo vuole vedere), visto che la mia è solo una banale descrizione della realtà con criteri scientifici (perchè conoscere la realtà rappresenta l'inizio del viaggio, mentre classificare le conoscenza in maniera certa e concreta è il passo che segue). Dire che sono un maschio etero non è quindi un'etichetta, ma una semplice descrizione, un po' come dire che la Terra è un pianeta roccioso o che il gatto è un felino quadrupede. Dove stia l'etichetta auto-discriminatoria, onestamente, non riesco proprio a capirlo.

      P.s.= possiamo continuare la discussione tramite email? Qui coi messaggi sul forum proprio non mi ci trovo...

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    7. Si mi fa piacere continuare la discussione tramite email ( la mia email è: erikat.vegan@gmail.com , ti aspetto).
      Comunque hai ragione sul maschio etero, è la descrizione della verità, anche io mi sento etero perchè mi piacciono gli uomini e ho identità di genere femminile.
      Sull' aborto però non posso proprio accettare l' uccisione del feto....
      E anche sull' eutanasia sono un pò chiusa, non nego di aver paura del giudizio di Dio per la morte di una persona...

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    8. scusami per gli altri puntini.... ma era una cosa un pò forte...

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    9. comunque a me non hanno mai detto: "ehi froc**tto ecc, però la situazione è pesante

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    10. Comunque aborto e identità di genere non c'entrano nulla

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    11. A me sembra che le donne genetiche abbiano già un sacco di facilitazioni sociali, ad esempio possono andare in giro come vogliono, al contrario di me che devo subire tante problematiche, quindi il diritto di far ammazzare feti mi sembra sinceramente troppo!

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  2. essere antiabortista non è di sinistra, è fascista. Perché vuoi imporre il tuo volere sui diritti civili di un'altra persona.
    E questo è fascista

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