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mercoledì 30 gennaio 2013

La cultura/tortura del silenzio

Questa è molto più che una tortura, è una morte interiore, è vivere  senza potersi esprimere per paura della derisione, dell' insulto, delle offese, delle discriminazioni, degli allontanamenti, dei pestaggi! È una morte interiore.
Qui in Italy è così, purtroppo.

12 commenti:

  1. Ciao ErikaT, ma ti rifesci al thread su http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/30/canada-sesta-governatrice-e-lesbica??
    Perché la vedi così nera?

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    1. Ciao, be, mi riferisco alla grande differenza fra la situazione in Italia e quella in altri paesi del mondo... qui c'è come una cappa di silenzio

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    2. Mi sembra di non respirare, mi sembra che non ci sia una cultura libera

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  2. Ma no dai, ovviamente ci sono situazioni e situazioni, ma dove sto io (Torino) c'è fermento a sufficienza per chi abbia ambizioni culturali, e di certo l'essere gay non è un handicap.
    Ovvio che se la paragoni a Londra o NY viene da piangere, ma se la paragoni ad una qualche cittadina del Sud Carolina, siamo messi benissimo.
    Ti lascio con un pensiero non mio, ma che sento mio:
    "L'uomo di giusta sensibilità e di integra ragione, quando è preoccupato per il male e per l'ingiustizia del mondo cerca naturalmente di correggerli, specialmente dove il male e l'ingiustizia sono più vicini a lui. Vale a dire dentro se stesso. E questa è un'impresa che occupa la vita intera."
    B. Soares (Fernando Pessoa)

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    1. Grazie del pensiero :-) Ma sei Tito Andronico? Anche lui mi aveva lasciato un pensiero di Pessoa..... ma comunque ci vorrebbe la sinistra al governo.....

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    2. No, non sono io, e la sinistra non esiste in Italia, è vietato per legge pensare cose di sinistra. Vendola si dichiara cattolico, cioè o spiritualmente è evoluto come uno che crede negli hobbit oppure è un opportunista come gli altri. Cmq è il migliore della coalizione. (IMHO)


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    3. Io anche credo in Gesù e voto Vendola....

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  3. Non voglio entrare in polemica sulla fede, ciascuno dentro di sé fa quel che gli pare, ma non capisco una cosa: se credi in Gesù, allora immagino tu creda che sia esistito e che fosse il figlio di Dio. Se è così, devi credere per forza anche nel Dio, che è il Dio della bibbia. Se questo ragionamento è corretto, un piccolo consiglio, prendi la bibbia in mano e leggila. Quel Dio non la vede molto bene l'omosessualità e mica solo quello, vai a leggere cosa siete voi donne per Dio. Quote rosa tra i discepoli o i profeti??
    Non ho mai capito la necessità di credere ad una favola per giustificare la scelta di seguire un certo modo di vivere; io sono assolutamente d'accordo che nel vangelo (nella bibbia manco per sogno) ci siano un sacco di idee e precetti utili a sviluppare un'equilibrio esistenziale profondo, così come lo penso dei precetti buddisti o castanediani, tuttavia non sento nessun bisogno di credere all'esistenza di Cristo o di Budda o di Don Juan. E trovo sempre curioso il fatto che tanti invece addirittura si offendano se qualcuno mette in dubbio il loro oggetto di culto (come sto facendo io).

    ma sono andati fuori tema.
    La cosa centrale era: il mondo ti sembra brutto perché tendi ad avere una brutta immagine interiore del mondo. Cambiala, il mondo farà sempre schifo uguale, ma tu sarai più felice di esserci.

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    1. Io mi sento transgender e credo in Gesù, non ci posso fare niente se ci credo... è a prescindere da tutto.
      Per quanto riguarda la tua ultima frase vorrei dire che questo modo di pensare non mi sembra corretto. Pensare che il mondo si cambi solo cambiando la propria immagine del mondo mi sembra una cosa un pò di destra perchè nella realtà ci possono essere impedimenti esterni che non sono superabili solo attraverso il cambiamento di prospettiva.

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    2. Forse è una cosa di destra, ma ne dubito, la politica, tutta, è coercizione della realtà, non accettazione.

      Ma la questione è che pensare di poter cambiare il mondo è da presuntuosi, il mondo è un tantino più grande di noi. Ed è di destra sicuramente, perché implica imporre agli altri il proprio senso del mondo.

      Infine credere a prescindere da tutto è l'errore alla base di tutte le aberrazioni. Giusto un esempi: i razzisti credono a prescindere che esistano delle razze e che loro appartengano a quella migliore, e i bianchi americani ne erano convinti anche se ascoltavano Armstrong, al cui confronto il 99,9% dei bianchi sembravano delle scimmie.
      Ma loro a prescindere da tutto si ritenevano superiori.

      Infine, allora se ci credi a prescindere da tutto sei una peccatrice e dovresti fare ammenda, la lussuria è un peccato capitale per il tuo Dio, la golosità anche, il desiderare la roba d'altri pure, la presunzione anche. Devi vendere tutto ciò che hai e dare il ricavato ai poveri, devi mangiare pesce il venerdì, e lapidare i tuoi vicini se cuociono carne di maiale.
      Cioè alla fine sono più cristiano io di te, anche se sono ateo e considero dio una barzelletta.

      Secondo me credi in quel Dio, perché in realtà non sai quasi niente di ciò in cui pensi di credere. Ribadisco, leggi la bibbia e cerca di resistere alla noia almeno fino al Levitico. Poi ne riparliamo.

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    3. ahahah, grande, l'ultimo captcha che il tuo blog mi ha richesto per pubblicare il commento era "Gesulth"!!!

      Stammi bene ErikaT.

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    4. tra l'altro il Gesù in cui credi a prescindere è di destra come me e Pessoa:

      "Il regno di dio è dentro di te"

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