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lunedì 18 febbraio 2013

Domanda animalista per Grillo

Vedo in alcuni video che lei ha un cappuccio con pelliccia, vorrei sapere se quella è pelliccia vera fatta con animale morto ammazzato o finta. Siccome sono vegana e animalista per me la questione è di fondamentale importanza.
Grazie della eventuale risposta.

Ecco il video dove si può vedere il cappuccio con pelliccia:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GhPLZ9bfHB4

23 commenti:

  1. X Tito Andronico

    Mi sei simpatico ma non potevo lasciare il tuo commento, spero che capisci....

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  2. Spero che la pelliccia sia di un animale vero - possibilmente uno feroce e pericoloso - ammazzato con le proprie mani, magari a distanza ravvicinata. In passato, solo i grandi capi potevano vestirsi della pelle degli animali che avevano ucciso, a dimostrazione della loro dignità e del loro valore.
    Se Grillo mi prova una cosa del genere, voto immediatamente per lui!

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    1. Ah certo, la dignità di un uomo si vede da come uccide gli animali??? Ma cosa devo leggere

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  3. Beh, se uno ammazza un orso, un leone o un bufalo in un combattimento leale corpo a corpo, come non tributargli il massimo rispetto?
    Detesto chi spara a dei passerotti (è da codardi), ma non ho nulla in contrario all'organizzazione di scontri "ad armi pari" all'ultimo sangue. E' il motivo per cui sono favorevole alla corrida ma vorrei l'abolizione dei banderilleros. Vorrei che il torero sia completamente da solo, armato della cappa e di uno spadino di forte ad una bestia infuriata che pesa una tonnellata. E vinca (e sopravviva) il migliore.

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    1. Forse hai dimenticato che bisognerebbe chiedere il consenso all' animale che magari se ne starebbe molto meglio in pace per fatti suoi. E siccome questo consenso l' animale non lo può dare il tuo discorso non regge.

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    2. Cioè il toro, quindi, visto l'enorme stazza! :-))

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  4. Nel caso degli erbivori, la si può mettere sul fatto che non c'è abbastanza spazio per pascolare entrambi. Credo che l'animale capirà.
    Nel caso dei carnivori, se vince l'animale, può sgranocchiarsi in tutta tranquillità la carcassa dell'aspirante cacciatore.
    Mi sembra una proposta equa.

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    1. Non c'è il consenso dell' animale, vuoi decidere tutto tu? Non è una cosa equa.

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    2. Purtroppo nella vita non tutto va sempre per il verso giusto...per nessuno.

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    3. Soprattutto per gli animali non umani che sono continuamente sterminati dagli umani per farne cibo ( quando si può essere tranquillamente vegani o vegetariani ) o per "sport" o per gioco o per "tradizione" ecc.
      Come diceva il filosofo Horkheimer gli animali vivono nel sottoscala del grattacielo ( il grattacielo sarebbe la nostra società ).

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  5. La pace è basata sul massacro (Karl Kraus). Oramai non mi pongo più neanche il problema di cosa mangio... dentro ci potrebbe essere di tutto e neanche ce ne accorgeremmo.
    Probabilmente la carne fa male, ma la fame fa male ancora di più. E senza gli allevamenti di bestiame oggi il mondo non potrebbe sfamare 7 miliardi di persone (più o meno bene). Le terre coltivabili sono esauste e da quando si è cominciato a coltivare canna per fare carburante "ecologico", sono diminuite ancora di più. Il 70% delle aree coltivabili del mondo è destinato ai cereali che dopo un po' seccano il terreno e favoriscono la desertificazione.
    Certo, con un'adeguata rotazione delle colture si porrebbe rimedio alla situazione, ma la richiesta (la "fame") è così alta che il ciclo produttivo non si può interrompere.
    E questo è solo l'inizio, cara Sig.ra Erika.
    Mi dispiace, ma le cose non stanno mai come sembrano e come ce le raccontano. Per realizzare il suo sogno animalista, la popolazione mondiale dovrebbe essere di qualche centinaio di milioni di esseri umani massimo, razionalmente distribuiti.
    Come può notare ogni giorni, siamo ben lontani da quella situazione.

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    1. Ti do del tu? posso? Io sono contro questa cosa che bisogna fare figli, sono contro questa centralità della procreazione, se vai a leggere gli altri miei post lo capirai ( i miei post "Procreazione ed estinzione?" e "Procreazione è involuzione?" sono sotto l' etichetta "scienza" ).
      Comunque mi sembra chiaro che così si va verso l' autodistruzione, ne ho parlato in quei post che ho detto sopra. E comunque uccidere gli animali non è mai giusto, si può mangiare la soia che è anche buonissima ( ora la amo, prima la conoscevo poco ), la frutta e tante altre cose.
      La frase di Kraus non la approvo...

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    2. Comunque mi fa piacere se torni a trovarmi, mi piace dialogare con te :-)

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    3. Grazie per il Sig.ra Erika, mi ha fatto tanto piacere, dimmelo tutti i giorni per favore :-)

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    4. Oggi abbondano i dottori, i ministri, le ministre, i commendatori, le commendartici etc... ma i signori e le signore scarseggiano.

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  6. La soia? Vero, un grande affare per le multinazionali dell'agro-alimentare. Peccato che richieda il triplo di acqua necessaria per il grano e le patate. Li chiamiamo "danni collaterali"?
    Così, mangiando una bistecca di soia, abbiamo la coscienza a posto che nessun animale è stato fatto fuori per nutrirci. Chissà quanti stano morendo di sete invece per lo stesso motivo...
    Del resto, è impossibile sapere se le scarpe che stiamo indossando o il pallone con cui stiamo giocando l'ho confezionato qualche bambino schiavizzato in Indonesia o in Pakistan. Sulle etichette possono scrivere quello che vogliono, ma la realtà è che chi è povero fa qualsiasi cosa per sbarcare il lunario.
    Noi viviamo nella società del "nessuno può farci niente" (altra constatazione di Karl Kraus) e quindi nulla cambierà fino alla prossima apocalisse.
    Una curiosità: sto leggendo un libro sulla nascita e lo sviluppo del Terzo Reich in Germania. Pare che Hitler fosse astemio e vegetariano.
    Nulla è come sembra...
    "Ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne riesca a prevedere la tua filosofia, caro Orazio!" (Amleto - William Shakespeare)

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    1. Non mi toccare la soia, la adoro! hai idea di quanta acqua ci voglia per allevare le mucche??? Credi che non bevano?
      Le scarpe che indossi non saranno di pelle se ti assicuri che non sono di pelle ( e la pelle costa pure cara ).
      Su questa storia di hitler vegetariano ci sono varie controversie ( se lo fosse continuativamente, solo per motivi di salute ecc. ), di certo non era animalista dato che fece sterminare milioni e milioni di esseri umani ( e gli esseri umani appartengono al regno animale ).
      Devo andare a mangiare qualcosa, torno dopo, se ci sei mi fa piacere dialogare ancora con te.

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  7. Purtroppo, in agricoltura le cose funzionano un po' diversamente. le coltivazioni di soia richiedono spazi enormi e grandi quantità d'acqua, non solo d'irrigazione ma anche nello stesso sottosuolo.
    E prosciugano l'acqua che c'è nel terreno col passare del tempo, se non vengono ruotate.
    Gli allevamenti richiedono meno spazio e hanno una resa alimentare molto maggiore.
    Certo, al netto di mangimi chimici e porcherie varie.
    Conosco il settore da tempo, mi creda. Il problema vero resta l'eccessiva domanda, che impedisce una razionale rotazione delle colture e il ripopolamento animale in molte terre e mari.

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  8. Mi permetto di aggiungere una cosa: la vera svolta per il mondo non sarebbe smettere di mangiare carne ma smettere (o farlo meno) di mangiare pane, patate e riso e quindi richiedere sul mercato più frutta, legumi e ortaggi.
    ma il pane,le patate e il riso costituiscono la base dell'alimentazione del 99% della popolazione mondiale e quindi, con una popolazione sempre crescente, tali coltivazioni sono destinate a dilatarsi sempre più.

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    1. Non mangiare carne è prima di tutto un dovere etico verso gli animali, tutto il resto viene dopo.

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    2. Ciao Erika. Posso intromettermi nell'argomento?? Anche con mio marito ne discutiamo ogni tanto. Penso che se si ritornasse come una volta dove ognuno aveva il proprio orticello e un piccolo allevamento domestico, il mondo animale e tutto ciò che ne consegue ne risentirebbe molto meno. Ai tempi in cui ero piccola, mia nonna allevava per la propria famiglia, conigli, oche, galline, faraone e un maiale all'anno. Aveva ogni sorta di ben di Dio nell'orto e si andava a bottega solamente per comprare altri prodotti fuorchè carne e verdura. Purtroppo la mia è solo fantapensiero. La popolazione mondiale sta crescendo e quindi tutto ciò di cui necessita, da qualche parte bisogna farlo saltar fuori,perchè purtroppo o per fortuna i tempi dell'era della pietra sono finiti due milioni di anni fa circa.
      La popolazione mondiale (e qui mi tirerò addosso l'ira di qualcuno) bisognerebbe educarla un po' come la Cina che ha concesso alle coppie un figlio solo. Ora sono arrivati a due perchè temono l'estinzione della popolazione. Fonti giornalistiche. Non dico che bisogna imporre il numero massimo di figli che ogni coppia può fare, però concorderai con me forse che la procreazione selvaggia, incontrollata effettivamente ha ripercussioni negative sul sociale. Basta guardare le zone povere del mondo o comunque quelle in cui l'ignoranza culturale è a livelli da paura. Si fanno figli come conigli e poi non si ha nemmeno un piatto di riso o un bicchiere di latte da dargli. Dire che poi "tanto ci pensa lo Stato a sostenerli" è un'altra idiozia come quando la Chiesa dice che la famiglia senza figli non ha senso".
      Penso che fra qualche secolo o forse meno non lo so, quando comunque sulla terra non ci sarà quasi più spazio nè per umani, nè per animali, le cose si ridimensioneranno drasticamente. Ora esiste la globalizzazione che impone livelli produttivi di massa. Il povero sarà sempre più povero e il ricco sempre più ricco e strafottente. L'Economia dei Paesi-motore, le loro politiche assurde, la loro fervente e unica fede al Dio denaro e quant'altro in nome del progresso assurdo e sbagliato, stanno pian piano uccidendo il mondo e quanto contiene. L'ascesa alla modernizzazione cominciata in modo esponenziale nell'immediato dopoguerra per noi e molto prima nei Paesi benestanti non toccati dal conflitto, ha contribuito a catapultare il mondo in un vortice assurdo del quale abbiamo cominciato già a pagarne il conto. La colpa effettivamente è tutta umana. Bisognerebbe che chi governa cominciasse a studiare politiche ambientali molto più drastiche di adesso e nei Paesi poveri, politiche sociali che educassero la poolazione a concepire il concetto vita in modo diverso. Ciao.

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    3. Ciao Paola, scusa ho visto solo adesso il tuo commento, per quanto riguarda gli animali io penso che la nostra evoluzione è non mangiarli affatto, io ho fatto questo passo, sono vegana e se vuoi ti posso dare tutte le dritte che vuoi su come ho fatto io. Io penso che noi non abbiamo il diritto di ucciderli o di farli soffrire. Quindi non posso accettare nemmeno gli allevamenti di campagna.
      Per quanto riguarda la sovrapopolazione mi sembra chiaro che questa ideologia o religione che vede la famiglia come luogo di procreazione ha portato secondo me molta sofferenza sia agli umani , sia all' ambiente, sia agli animali, insomma a tutti. Agli umani ha portato sofferenza perchè sembra che solo le unioni procreative hanno dignità di essere riconosciute, all' ambiente perchè si sfruttano sempre di più le risorse terrestri ( vedi anche il mio post su Procreazione ed estinzione ), agli animali perchè vengono mangiati e sfruttati.

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